L’Archivio della Collezione Scassa: si riprendono i lavori in Arazzeria

3 giugno 2021

Da alcune settimane è iniziato il lavoro di ricerca negli Archivi dell’Arazzeria Scassa: tra fogli e testimonianze, tornano alla luce gli eventi più importati e le lettere dei grandi artisti, all’esordio della loro carriera. 




La Storia si fa negli Archivi, lo sanno bene gli addetti ai lavori! E così l’Arazzeria Scassa ha ripreso proprio in queste settimane lo studio e all’analisi dei suoi documenti d’Archivio, alla ricerca di informazioni che possano aiutare la ricostruzione degli avvenimenti legati al mondo artistico, italiano ed internazionale, a partire dalla fine degli anni Cinquanta. Allo stesso modo sono in fase di catalogazione le centinaia di testi conservati nella Biblioteca dell’Arazzeria, collezione che continua ad aggiornarsi di anno in anno. 


I documenti risalgono all’inizio dell’attività di Ugo Scassa, quando si avvicina al mondo dell’arte e decide di collaborare con Filippo Scroppo, docente dell’Accademia Albertina di Torino e assistente di Felice Casorati. Sono anni di grande fermento ed estremamente formativi per Ugo Scassa, che si trova catapultato in un universo creativo senza precedenti, tra le innovazioni di Lucio Fontana, Asger Jorn, Arnaldo e Giò Pomodoro.


Dagli anni di esordio presso la Galleria Il Prisma di via Viotti a Torino, i documenti seguono l’avvicendarsi degli artisti esposti presso la galleria, divenuti in seguito amici di Ugo Scassa. È possibile, grazie ai documenti d’archivio, rintracciare l’avvicendarsi alla direzione della galleria e la nascita di Italia disegno, ritrovando intatte le fascette che venivano applicate ai tappeti prodotti in quell’epoca. Allo stesso modo è stato possibile rintracciare almeno una parte degli appunti di Ugo Scassa, la serrata tabella di marcia impostata per il lavoro ai celebri arazzi dei transatlantici e il suo progetto per una scuola di tessitura. 


Tornano così alla luce importanti testimonianze di un passato artistico senza precedenti, oggi esposto nei più importanti musei di Arte Contemporanea del mondo e all’epoca al suo esordio. La catalogazione continuerà nei mesi a venire e sarà possibile aggiornare il pubblico e gli studiosi sulle scoperte più importanti anche nel corso delle mostre e delle attività che l’Arazzeria ha in programma per i mesi a venire. 

Il lavoro di ricerca è coordinato dal direttore Massimo Bilotta e svolto dalla curatrice Silvana Cincotti

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